Disturbo d'ansia
Chi mi contatta per una problematica legata all’ansia, lo fa perché sperimenta una importante limitazione della propria vita.
Un’ansia generalizzata che si manifesta indipendentemente dalla situazione, dal contesto o da eventi attivanti evidenti.
Sintomi del disturbo d’ansia.
Chi soffre di disturbo d’ansia è attanagliato da un senso di oppressione e peso costante sul petto, percepisce una stretta allo stomaco, il nodo in gola che rende difficile, a volte impossibile, lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
L’ansia può manifestarsi come una fobia specifica, e portare gradualmente all’evitamento di molte situazioni.
L’evitamento che in genere le persone attivano per non sentire l’ansia, diventa un meccanismo di mantenimento che nel lungo termine peggiora la condizione di sofferenza.
Disturbo d’ansia cosa fare.
L’ansia è un segnalatore di stato, conseguente alla percezione di un pericolo oggettivo o soggettivo, non consapevole, che è fondamentale individuare per giungere gradualmente alla consapevolezza e alla risoluzione del sintomo.
Non fare autodiagnosi, rivolgi a un professionista.
[Le patologie sono catalogate come da DSM5. DSM è l’acronimo di Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders («Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali») uno degli strumenti diagnostici per disturbi mentali più utilizzati da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo. La prima versione risale al 1952 (DSM-I) e fu redatta dall’American Psychiatric Association (APA). L’attuale versione è il DSM 5.]
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